Munizioni da caccia


Parallelamente ai fucili a canna ad anima liscia ed ai fucili a canna ad anima rigata, troviamo come munizioni le munizioni spezzate( pallini) e quelle a palla sola o unica, il cui utilizzo risulta obbligatorio per la caccia agli ungulati. La cartuccia, che raggruppa in uno stesso elemento tutti i componenti ( bossolo di cartone o plastica comprensivo di fondello metallico e innesco di accensione, polvere, borra, piombo, cartoncino, orlatura) della munizione, ha segnato nel mondo della caccia la vera svolta epocale.


I pallini contenuti nelle cartucce sono contraddistinte da un numero. Quelli grandi da un numero piccolo, mentre i pallini piccoli sono contraddistinti da un numero più grande. La numerazione, partendo dai pallini più piccoli, indicati per la caccia agli uccelletti, va da 14 a 00. Il diametro dei pallini varia rispettivamente da 1, 1mm a 4,5 mm.

Le munizioni per le armi a canna rigata, differiscono in maniera rilevante dalle cartucce per fucili a canna liscia. Infatti, sebbene apparentemente la munizione si compone degli stessi elementi ( bossolo con innesco, polvere e proiettile), questi ne differiscono in maniera sostanziale. Per cominciare, il bossolo non è di cartone o di plastica, bensì di metallo, la qualità della polvere deve assicurare una maggiore forza per vincere la maggiore resistenza (attrito) che incontra il proiettile, nonché imprimere allo stesso una maggiore velocità. Ancora, il proiettile è unico, mentre nelle cartucce per il fucile a canna liscia troviamo i pallini. Nelle armi con canna ad anima rigata, i componenti e le tecniche di caricamento delle munizioni, devono assicurare una combustione lenta ed uniforme, la polvere non dovrà trasformarsi in gas in un’unica soluzione. La consistenza della munizione dipende dal tipo di caccia. In particolare, è da tenere presente che la lunghezza del bossolo della munizione non deve superare quella della camera di scoppio. Per un tiro efficiente, dal punto di vista del rinculo, della rosata, della tempestività con la quale muore la selvaggina se colpita, è necessario realizzare un giusto equilibrio tra i vari componenti, bossolo, polvere, borra, pallini, cartoncini, orlatura. Non meno importante è la tecnica di caricamento, con particolare riguardo all’intensità della compressione tra vari elementi. Nel caricamento artigianale, sicuramente diventa determinate l’esperienza. Per arrivare ad un risultato soddisfacente, è prassi diversificare le cariche per qualità e quantità dei componenti, e per tecniche di caricamento, senza perdere di vista che la stessa cartuccia si comporta in maniera diversa da fucile a fucile da giorno a giorno a secondo delle condizioni climatiche e metereologiche. Si parla al riguardo, di cartuccia debole, con scarsa gittata, quando polvere e piombo sono in quantità insufficiente, di cartuccia violenta, che ferisce ma non uccide con immediatezza, se la cartuccia presente eccesso di polvere, di cartuccia impiombata se la cartuccia presenta eccesso di piombo.

FONTE E FOTO: http://www.caccia360.it