Il Cocker



Per la categoria dei cani usati per la caccia oggi presentiamo il Cocker.
Sebbene quasi tutti i cani da ferma, come setter e soprattutto bracchi e spinoni, cumulano anche la funzione di riporto, non mancano razze di cane specificamente indicate per il riporto, tra le quali ricordiamo il cocker. Un tempo si era solito abbinare al cane da ferma il cane da riporto, anche per evitare al primo cattive abitudini, come il ricorrere la selvaggina una volta “levata”. Diciamo che oggigiorno è completamente scomparsa l’abitudine di utilizzare per il riporto un secondo e specifico cane. La fattispecie è ritenuta poca pratica e antieconomica; laddove possibile si preferisce cumulare nel cane da ferma anche la funzione del riporto.

Pertanto, il cocker è diventato quasi esclusivamente un cane da compagnia. Ciò nonostante ha conservato le caratteristiche di un cane agile e forte, dai vari colori, quali arancio, nero, marrone, con e senza macchie, con le carte in regola per essere un buon cane da caccia. Infatti, il cocker è una razza che dal punto di vista venatorio non riceve il giusto riconoscimento. Di origine britannica, il suo nome deriva dal termine inglese woodcock che significa beccaccia, ossia il cocker è nato come cane da cerca, molto abile nello scovare la selvaggina. Sebbene declassato a “cane da riporto” e finito come “cane di compagnia”, potenzialmente il cocker potrebbe essere un ottimo cane da caccia, dotato di coraggio e vitalità, fermo restante l’istinto innato del recupero e riporto della selvaggina abbattuta o ferita. Tra l’altro non disdegna l’acqua e risulta un ottimo nuotatore che lo renderebbero particolarmente indicato per la caccia agli acquatici, sui terreni paludosi, ove risulta agevolato dall’abbondante manto di peli. Nonostante queste sue grandi qualità venatorie, di fatto è ritenuto un gran cane di compagnia, allegro e affettuoso.