Il caricamento artigianale delle cartucce


Pratica un tempo tanto diffusa tra i cacciatori, sia per passione che per ragioni economiche, oggigiorno risulta praticamente scomparsa. Tutti i cacciatori e tiratori fanno uso di cartucce già caricate (originali). Un tempo, ogni cacciatore era conoscitore di tecniche di caricamento e accorgimenti miracolosi, che teneva accuratamente nascosti ai propri colleghi.


Persino il piombo, per il caricamento delle cartucce per la caccia agli uccelletti, veniva realizzato artigianalmente. In pratica, si fondevano in un tegamino barrette di piombo recuperate nei modi più disparati, e lo si versava in un canna alla cui estremità opposta era stata applicata un pezzo di tela o suola nella quale erano stati praticati piccoli fori, con un chiodo arroventato il cui diametro doveva assicurare pallini di un certo diametro (calibro). Si lasciava cadere la pioggia di piombo in una bacinella contenente acqua. La pioggia di piombo a contatto con l’acqua si trasformava in tanti pallini.

Con appositi setacci a maglia diversa si selezionavano quelli prossimi alla stessa misura (calibro). Lo scarto, ossia i pallini troppo grandi, irregolari o troppo piccoli, rispetto alle misure desiderate, venivano uniti al piombo da fondere la prossima volta. Tra gli attrezzi necessari per caricare artigianalmente le cartucce, non possono mancare: una piccola bilancia di precisione (tipo quella usata un tempo dai farmacisti) per determinate le giuste quantità di polvere e piombo, un piccolo imbuto per introdurre nel bossolo, rispettivamente la polvere ed i pallini, nel pieno rispetto delle quantità determinate con l’ausilio della bilancia, un orlatore per orlare le cartucce. Per introdurre, accompagnare e pressare i cartoncini ed il borraggio, ci si avvale di un listello di legno cilindrico del diametro pari al calibro della cartuccia da caricare, il quale ad una delle due estremità presenta un’impugnatura. Per caricamenti veloci e meno impegnativi, ossia per cartucce da usare per la caccia agli uccelletti e un tempo alle allodole, quando queste erano veramente tante, non si suole pesare per ogni singola cartuccia la quantità di polvere e di piombo, bensì si usano i cosiddetti “misurini”. Una volta stabilite con l’ausilio della bilancia, rispettivamente le quantità di polvere e di piombo, si regolano i misurini, uno per la polvere ed uno per il piombo, in modo che pieni fino all’orlo assicurino le giuste quantità di polvere e di pallini. Ovviamente, nonostante si presti la massima cura e attenzione, ogni cartuccia risulta minimamente diversa dall’altra, anche se si tratta di tolleranze di pochissimo conto che non condizionano più di tanto il rendimento delle cartucce così caricate.

FONTE E FOTO: http://www.caccia360.it